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Healthcare: crescono il numero degli occupati e i titoli del settore volano in Borsa

L’avvento del covid ha messo in ginocchio diversi settori fondamentali del nostro paese: l’aumento delle ore di cassa integrazione sono state piuttosto significative. Inoltre, in alcuni settori, purtroppo, si è assistito ad una perdita di posti di lavoro piuttosto consistente. Non si può dire altrettanto dei comparti definiti di “prima necessità”, che hanno mostrato una forte resilienza alla crisi economica causata dalla comparsa del virus.

Tra questi spicca, senza alcun dubbio, il comparto sanitario, dove la necessità di trovare cure efficaci al virus non ha fatto calare il fatturato delle aziende operanti nel settore e ha spinto queste ultime ad aumentare le assunzioni. Un dato, meglio di qualunque altro, inquadra efficacemente quanto scritto: nell’ultimo anno, il settore healthcare ha fatto registrare un aumento del 50% di nuove assunzioni rispetto al 2019.

Come il Life Science ha contribuito al sensibile aumento occupazionale in ambito sanitario

Un dato che non va contestualizzato solo in ottica covid 19. È fuor di dubbio che il virus maledetto abbia riportato centrale il tema “salute”, ma gli aiuti economici statali, dopo i primi mesi di piena emergenza, non sono stati indirizzati solo ed esclusivamente in quell’ottica, ma per un miglioramento complessivo della sanità pubblica e privata.

A spingere l’aumento degli occupati è stato, in primis, il mondo del “Life Science”, ovvero la sanità applicata nell’ambito dell’innovazione tecnologica e digitale. Questo settore ha un peso assai rilevante nel mondo sanitario, come testimoniato dagli oltre 30 miliardi di fatturato annui e gli oltre 2 miliardi di investimenti annui, cresciuti ulteriormente, quest’ultimi, dallo scorso giugno.

Una maggior sensibilità al tema del Life Science che potrebbe portare, nel nostro paese, ad un incremento annuo del 10% per quanto riguarda il numero dei brevetti ed un ulteriore incremento di 20000 occupati in questo specifico settore. A detta di alcuni analisti, il mercato farmaceutico italiano ha ancora importanti margini di crescita, grazie anche alle attuali fusioni in corso volte a creare delle imprese più solide, efficienti e sicure.

I riflessi di questa crescita del settore sanitario sono ben evidenti anche in Borsa: l’indice FTSE Italia All Share Health Care Index, che raggruppa tutti i titoli del settore quotati sul listino milanese, ha fatto registrare un significativo +22%. Investire nell’healthcare, spesso, ha anche un forte significato etico, basti pensare a tutte quelle aziende, afferenti a questo comparto, che investono in ricerca ed innovazione scientifica, elementi che si traducono in maggiori benefici per ogni singolo individuo.

Come e dove investire nell’healthcare

In termini finanziari, poi, il settore medico e farmaceutico si è dimostrato estremamente più stabile rispetto ad altri comparti in ambito borsistico, Le azioni, per quanto ovvio, sono esposte ad una volatilità certamente non contenuta. Ma i titoli del settore healthcare, in particolar modo quelli dei grandi colossi, di norma hanno una volatilità inferiore rispetto ad altri.

E grazie al web, oltretutto, le possibilità di acquistare asset di questo settore sono decisamente elevate. È indispensabile, di conseguenza, avere dimestichezza con le piattaforme finanziarie, avvalendosi dell’aiuto dei professionisti del settore finanziario. Il trading online spiegato su zonatrading.it, ad esempio, può risultare di grande supporto nella operatività finanziaria di ogni singolo risparmiatore, rendendolo maggiormente consapevole delle proprie scelte finanziarie.

I titoli del settore healthcare, d’altro canto, sono tra quelli maggiormente apprezzati dai trader professionisti: nelle piattaforme dei più importanti broker finanziari, non è raro trovarli nelle strategie di trading proposte da quest’ultimi. E i trader meno esperti possono comodamente copiarle qualora le ritenessero effettivamente congeniali. Al settore dell’assistenza sanitaria si può accedere in svariati modi: azioni, fondi comuni, etf e cfd sono gli asset maggiormente scelti per allocare una parte delle proprie risorse finanziarie.

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